A questo punto smetti
dice l’ombra.
T’ho accompagnato in guerra e in pace e anche
nell’intermedio,
sono stata per te l’esaltazione e il tedio,
t’ho insufflato virtù che non possiedi,
vizi che non avevi. Se ora mi stacco
da te non avrai pena, sarai lieve
più delle foglie, mobile come il vento.
Abbiamo silenzio come i bimbi freddo – J. Skácel
Abbiamo silenzio come i bimbi freddo
non si sa quando tanto tempo fa
rimandiamo accampando molte scuse
e troveremo scuse ancora a lungo
Siamo come un punto scucito al buio
e quanto non sappiamo e che promesse
«Nel mondo ci sono i suoni» – Chandra L. Candiani
«Nel mondo ci sono i suoni».
Ah sì?
E qualcosa li accoglie
e li abbandona?
Vie di mare,
perdute e abissali.
L’universo non ha un centro,
ma per abbracciarsi si fa così:
ci si avvicina lentamente
eppure senza motivo apparente,
poi allargando le braccia,
si mostra il disarmo delle ali,
e infine si svanisce,
insieme,
nello spazio di carità
tra te
e l’altro.
Il mar, il mare – M. Delmar
Il mar, il mare
Amica mia, dici,
parlami del mare.
E ti racconto della mia infanzia
che mi insegnò a guardare
la terra come terra,
come cielo il mare.
La valle, la montagna,
erano la realtà.
Il mare l’incertezza
il sogno, l’inquietudine.
E io, tu lo sai bene,
sono rimasta con il mare.
Ci sono anime – F. García Lorca
Ci sono anime che hanno
stelle azzurre,
mattini sfioriti
tra foglie del tempo,
casti cantucci
che conservano un antico
sussurro di nostalgia
e di sogni.
Sonetti a Orfeo – Rainer Maria Rilke
Sappiamo d’essere creature che passano.
Ma il tempo scorre,
credetemi, è solo un piccolo passo
tra le cose che restano.
Tutto quello che corre veloce
sarà tra poco sparito;
Desiderio di cose leggere – A. Pozzi
Desiderio di cose leggere
Giuncheto lieve biondo
come un campo di spighe
presso il lago celeste
e le case di un’isola lontana
color di vela
pronte a salpare –
Desiderio di cose leggere
nel cuore che pesa
come pietra
dentro una barca – Continua a leggere “Desiderio di cose leggere – A. Pozzi”
Non ho potuto scegliere – Zbigniew Herbert
non ho potuto scegliere
niente nella vita
secondo la mia volontà
il mio sapere
le buone intenzioni
né una professione
un rifugio nella storia
un sistema che spiegasse tutto
né tante altre cose
perciò ho scelto i luoghi
tanti luoghi di sosta Continua a leggere “Non ho potuto scegliere – Zbigniew Herbert”
Al risveglio – Rabindranath Tagore
Al risveglio
Al risveglio ho trovato
con la luce una lettera.
Ma non posso sapere
che dice: non so leggere.
E non voglio distrarre
un sapiente dai libri: Continua a leggere “Al risveglio – Rabindranath Tagore”
Parole semplici – Tone Pavček
Parole semplici
C’è bisogno di molte parole semplici
come:
pane,
amore,
bontà,
per non sviare dalla retta via
sugli incroci,
accecati dall’oscurità. Continua a leggere “Parole semplici – Tone Pavček”
La notte prende in segreto.. – R.M. Rilke
La notte prende in segreto dai tuoi capelli
dimenticati riflessi tra le pieghe della tenda.
Guarda, desideravo soltanto le tue mani tra le mie
Continua a leggere “La notte prende in segreto.. – R.M. Rilke”
Il pastrano – Alda Merini
Il pastrano
Un certo pastrano abitò lungo tempo in casa
era un pastrano di lana buona
un pettinato leggero
un pastrano di molte fatture
vissuto e rivoltato mille volte
era il disegno del nostro babbo Continua a leggere “Il pastrano – Alda Merini”
Addio – Iosif Brodskij
Addio
Addio,
dimentica
e perdona.
E brucia le lettere,
come un ponte.
E che sia il tuo viaggio
coraggioso,
che sia dritto
e semplice.
E che ci sia nell’oscurità
a brillare per te
un filo di stelle argentato,
Ma bohème – Arthur Rimbaud
Ma bohème
Me ne andavo, i pugni nelle tasche sfondate;
E anche il mio cappotto diventava ideale;
Andavo sotto il cielo, Musa! ed ero il tuo fedele servitore;
Oh! quanti amori splendidi ho sognato!
I miei unici pantaloni avevano un largo squarcio.
Pollicino sognante, nella mia corsa sgranavo
Rime. La mia locanda era sull’Orsa Maggiore.
Viaggiando in una comoda auto – B. Brecht
Viaggiando in una comoda auto
Viaggiando in una comoda auto
in una strada bagnata di pioggia,
vedemmo un uomo tutto stracciato sul far della notte, Continua a leggere “Viaggiando in una comoda auto – B. Brecht”
Fiesta – J. Prévert
Fiesta
E i bicchieri eran vuoti
la bottiglia in pezzi
Il letto spalancato
e la porta sbarrata
E tutte le stelle di vetro Continua a leggere “Fiesta – J. Prévert”
Destino del poeta – O. Paz
Destino del poeta
Parole? Sí, di aria,
e nell’aria perdute. Continua a leggere “Destino del poeta – O. Paz”
Le cose elementari – G. Ritsos
Le cose elementari
In modo maldestro, con ago grosso, con filo grosso,
s’attacca i bottoni della giacca. Parla da solo:
Hai mangiato il tuo pane? hai dormito tranquillo?
hai potuto parlare? tendere la mano?
ti sei ricordato di guardare dalla finestra?
hai sorriso al bussare della porta?
Giardino d’inverno – E. Fried
Giardino d’inverno
La tua busta
con i due francobolli gialli e rossi
ho piantato
in un vaso di fiori
Voglio
innaffiarlo ogni giorno
voglio che germoglino
le tue lettere
Veglia – G. Ungaretti
Veglia
(Cima Quattro il 23 dicembre 1915)
Un’intera nottata
buttato vicino
a un compagno
massacrato
Quello che mi duole non è – F. Pessoa
Quel che mi duole non è
Quel che mi duole non è
Quello che c’è nel cuore
Ma quelle cose belle
Che mai esisteranno.
Prospettiva – W. Szymborska
Prospettiva
Si sono incrociati come estranei,
senza un gesto o una parola,
lei diretta al negozio,
lui alla sua auto.
Forse smarriti
O distratti
O immemori
Di essersi, per un breve attimo,
amati per sempre.
D’altronde nessuna garanzia
Ode al giorno felice – P. Neruda
Ode al giorno felice
Questa volta lasciate che sia felice,
non è successo nulla a nessuno,
non sono da nessuna parte,
succede solo che sono felice
fino all’ultimo profondo angolino del cuore.
Suonatina di pianoforte – E. Montale
Suonatina di pianoforte
Vieni qui, facciamo una poesia
che non sappia di nulla
e dica tutto lo stesso,
e sia come un rigagnolo di suoni
stentati
che si perde tra le sabbie
e vi muore con un gorgoglio sommesso;
facciamo una suonatina di pianoforte
alla Maurizio Ravel,
una musichetta incoerente
ma senza complicazioni,
che tanto credi proprio
a grattare nel fondo non c’è senso;
facciamo qualcosa di “genere leggero”.